Dalla vostra inviata a Pandora | GIORNO #1

Pandora è iniziata. L'edizione 2017 del festival di improvvisazione che si tiene vicino a Piacenza, presso il centro La Bellotta di Pontenure, ha aperto i battenti venerdì 9 giugno, quando dalle 17 a ora (credo che qualcuno non abbia ancora trovato Pontenure) i quasi 200 partecipanti sono arrivati. Molti sono conferme, che alla Bellotta si sentono a casa e esordiscono al bar con "il solito", che non è difficile da indovinare visto che è birra o spritz. Stefano Marcucci ha nella sua storia la gestione di un locale a Recco, e dalla passione e dalla precisione che mette nel miscelare le sei parti del cocktail, capisci che quella dovrebbe essere la sua vita.
Le giornate sono serene e piene di sole, la bellezza del prato e delle piante della Bellotta sono amplificate dalle decorazioni del palco e dello spiazzo, dove il tema "Woodstock" riempie di ulteriori fiori e colori il panorama. La canzone di quest'anno è Best day of my life, degli American Authors.

Anche le magliette dei partecipanti, con una base grigia che assicura una pezzatura immediata, hanno il logo del concerto del '69 in tanti diversi colori. Lo staff ha maglie blu perché pezza di sicuro.
La cena del venerdì a Pandora è un trionfo di entusiasmo e gnocchi, le tavolate iniziano i brindisi che propone in primis B-Teatro. Per chi ancora non lo sapesse, si dice "Santè, Bonheur; Santè, Bonne Humeur". Salute.

L'inizio ufficiale del festival avviene sotto il tendone del palco, quando Paolo Puleo, Mauro Simolo, Enzo Zammuto di B-Teatro (Torino) e Marcello Savi di Traattori (Piacenza) ovvero la direzione artistica presenta gli apper, gli insegnanti di quest'anno, il miglior parco docente di sempre (come dicono tutti gli anni). Nonostante facciano i cazzoni, si vede quanto i quattro tengano a quello che hanno creato e promosso, e ne hanno tutti i motivi. Pandora è cresciuta dal primo anno, in cui i 4 a Bobbio si conoscevano tra loro così poco da credere che Marcello fosse stato fermato con due panetti di fumo (tranquilli, era uno scherzone di Puleo). Allora gli iscritti erano 45 e c'erano solo due associazioni; ora sono partner del festival anche Imprevisti su Misura, Improvincia, Abit, Rubik teatro, e Reboot teatro.

Cominciano gli spettacoli: Mari Rinaldi presenta Equipe, uno spettacolo che racconta la storia di un gruppo, in questo caso ricercatori che scoprono che quando un secchio d'acqua cade succedono cose straordinarie.
Patrizio Papo Cossa è un cattivissimo boss che frusta il povero Ahia interpretato da Mauro Simolo, le impiegate Lara Mottola e Antonella Serra hanno scoperto quello che cambierà il mondo, ma la verità svelata dalla segretaria Mari Rinaldi è che il capo ha creato Ahia come suo riflesso d'acqua. Molto ridere. Molto bravi. Un ottimo esempio di come valorizzando quello che c'è si possa creare qualcosa di bello traducendolo col linguaggio improvvisativo.

Lo spettacolo successivo è difficile da raccontare. Sulla Pelle, uno spettacolo che racconta storie importanti, come quelle che ci scriviamo addosso con i tatuaggi. L'ispirazione iniziale è stata la fenice che porta addosso la splendida Chiara, che per lei ricorda un momento di rinascita. Abbiamo usato questa ispirazione scomponendo in segni grafici il tatuaggio e rendendolo dinamico col movimento (quello che è stato definito balletto Kandinsky da un insegnante di arte nel pubblico) e sono nate tre storie. 
La prima era un abbandono di due persone su una spiaggia dove si erano messe insieme, la seconda vedeva un ragazzino geniale ma poco amato. La terza storia, più direttamente ispirata al tatuaggio di Chiara, raccontava un nuovo inizio lavorativo in un ufficio strampalato. Ecco, da quando Mapo mi ha fatto la supercazzola sul palco ho cominciato a ridere. Lui lo sapeva. Stupirci a vicenda e punzecchiarci sul palco - "Fuck your partner!" - come dice Glenn Hall, con cui abbiamo fatto un corso sul duo - ci ha fatto divertire ed è la dimostrazione di quanto sia bello lavorare con persone a cui vogliamo bene. Ora smetto che sto bagnando la tastiera del mac. L'improvvisazione è un meraviglioso linguaggio, come le immagini e la fisicità. Il frutto di 26 anni di conoscenza e amicizia e tanti di condivisione di una visione dell'improvvisazione con Luca Mapo Mapelli ha finalmente (per me) portato sul palco una cosa così bella che vorrei covfefe

Ma la serata è tutt'altro che finita!

Partono in contemporanea due attività: i novizi fanno un mega speed date! In tre minuti possono incuriosire chi trovano davanti, per poi lasciare un foglietto con un feedback per raccontare cosa hanno pensato dell'altro.

Intanto io e Luca Mapelli per improvvisatori.it abbiamo moderato un dibattito sui FORMAT, un momento di scambio e confronto tra le compagnie presenti a Pandora, per capire come nascono i format, chi li idea, quale percorso porta a crearli...
Si sono raccontati tanti percorsi e prodotti interessanti, solo l'inizio di un momento di confronto che è utile e forse necessario in una situazione con tante anime diverse come Pandora.

E poi finalmente la musica di Gnappo e Oscar e via a sudare sotto gazebo e tendone… la notte è giovane, anche per chi l'indomani mattina inizia i corsi.

Foto di Gianluca Farabegoli

Buona prima notte sotto la luna di Pandora.

Elena

Commenti

  1. balletto kandinsky è splendido.
    E l'ascella pezzata su maglietta girgia è vera.

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    1. Siamo sempre sulla stessa lunghezza d'onda, Martina! :-*

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  2. Dopo due anni ho finalmente capito... che cosa diavolo stavo urlando mentre brindavo: GRAZIE! <3

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    1. Servizi di pubblica utilità!
      Ciao angelo (volutamente minuscolo)

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    2. https://youtu.be/Xs3EpFymb3s
      ;-)

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