TEAMS, tratto da "Aerodynamics of YES" - C. Capozzoli



Qualche anno fa stavo passando per un periodo improvvisativo un po' difficile, poca voglia di andare agli incontri, atteggiamento oppositivo e insopportabile alle riunioni, stato di insoddisfazione e gran voglia di mollare tutto. Confesso che spesso accade ancora perché ho un'indole personale molto bastarda che vive di mania di controllo, ansia derivata e insoddisfazione permanente. Bella sfida per un improvvisatore eh!
Ecco, durante quel periodo ho letto questo libro di Christian Capozzolie questo brano che vi riporto mi aveva particolarmente colpito e stimolato.
Tra l'altro trovo che il titolo del libro "AERODYNAMICS OF YES" sia meraviglioso.


COMPAGNIE
Christian Capozzoli
Le differenze tra buone compagnie e compagnie eccezionali si possono individuare nel livello di fiducia e passione.

Non adeguarti alla pigrizia. La passione è più difficile da trovare rispetto al talento. L'energia dovrebbe essere spesa nel migliorare, non nell'inventarsi scuse sul perché non lo stiamo facendo o nel discutere per la programmazione. Tutti dovrebbero "tirare la caretta" (libertà di traduzione alla brianzola). Incoraggiarsi a vicenda, promuovere gli spettacoli, ed essere affamati ed entusiasti come i propri compagni. Non lasciate che la persona meno interessata reprima il mordente del gruppo perché non ha voglia di scendere a compromessi. Quando ci adeguiamo a lui, il gruppo soffre; possiamo vederlo come un "bene superiore", un modo di proteggere la psiche della squadra, ma non raggiungeremo mai il nostro potenziale.

Siate seri a proposito di ciò che amate e non scusatevene.

Se siamo palesemente onesti riguardo le nostre priorità, tutto sarà più semplice. Se non stai condividendo la direzione della compagnia, esci di scena. Mancherai al gruppo ma ti ringrazieranno. Resta con un impegno a metà, e sarai biasimato per aver avvelenato il pozzo, aver accresciuto la tensione, lo stress, l'ostilità. Sii professionale con la tua compagnia e onesto con te stesso. Non ha senso nascondere ciò che proviamo. Alla fine, è ovvio chi sta crescendo e chi sta facendo resistenza, chi si impegna e chi ci frena.

Non dobbiamo amarci a vicenda, ma dobbiamo fidarci l'un l'altro e crescere insieme.

Un sacco di compagnie decidono di non crescere. Sono puramente ricreative; non si pongono obiettivi o non puntano a migliorarsi. Ma, con questo accordo, sono tutti sulla stessa barca, probabilmente si divertono e una volta ogni tanto faranno uno spettacolo grandioso.

Ma ribadisco, le differenze tra compagnie buone e compagnie straordinarie stanno nei livelli di fiducia e passione.

Identificare ciò che siamo e come improvvisiamo, e dircelo chiaramente, imposta una mentalità di gruppo e rende semplice sapere cosa ci si aspetta da ogni membro. Se qualcuno sta spingendo per qualcosa che cozza con quella mentalità, è chiaro, e facile da affrontare.

Le regole e le ambizioni non dovrebbero mai far spostare il gruppo a più di un passo dal divertirsi e dal celebrarsi l'un l'altro. Essere parte di una compagnia dovrebbe essere divertente e colmo di "Sì!".

Più siamo ambiziosi, più abbiamo bisogno di concordia. Siamo tutti improvvisatori diversi e persone diverse. Per avere una qualsivoglia sinergia come compagnia, dobbiamo mirare al medesimo obiettivo, cercando di esibirci per lo stesso tipo di spettacolo. Stabilire traguardi specifici galvanizza una compagnia. Non sarà perfetto tutte le sere. Quando usciremo dalla rotta concordata, avremo bisogno di stare insieme, tornare ai nostri obiettivi condivisi e lasciare che questi ci guidino.

Le compagnie dovrebbero fissare gli obiettivi definendo cose del tipo:
Facciamo scene che siano stra-basate sui giochi.

Facciamo uno spettacolo che ponga grande enfasi sulle transizioni organiche.
Facciamo il nostro spettacolo in un unico ambiente con personaggi iper-realistici.

Fate queste conversazioni. Accordatevi su ciò che volete essere, su quale forma dovrebbe avere il vostro spettacolo e come volete improvvisare. Poi fidatevi e incitatevi l'un l'altro ad arrivarci, a raggiungere il vostro potenziale come compagnia, e a fare spettacoli incredibili, stimolanti, che facciano ridere, che lascino la folla a bocca aperta.

Mi piace raccontarvi che, come sempre, abbiamo contattato l'autore per chiedere il permesso di pubblicare la traduzione. E' stato assolutamente disponibile e simpatico e non appena passerà ancora dal Vecchio continente verrà a trovarci :)

Commenti

Post popolari in questo blog

10 consigli del Maestro Keith Johnstone

Sul palco con gli attributi ovvero improvvisare da donna

12 Motivi per Fare un Corso di Improvvisazione

Il Paradosso della Paura - Todd Erler

SMART IMPROV - English version