50 Consigli Improvvisativi dall’“Improv Party” di Billy Merritt
Oggi vi proponiamo un articolo dal blog Improv Nonsense di Will Hines e ritorniamo a parlarvi di Billy Merritt di cui vi regaliamo 50 consigli interessantissimi che Hines ha raccolto.
Quali sono i vostri consigli preferiti?
50 Improv Tips from Billy Merritt’s Improv Party
Dal 2002, Billy Merritt (famoso per Ninja, Robot e Pirati) ha iniziato a scrivere ciò che lui ha definito “Billy Merritt’s Improv Party”. Quella che è iniziata come semplice storia per condividere i propri pensieri è finita per diventare una saga vera e propria, colma di ottimi spunti improvvisativi.
Quali sono i vostri consigli preferiti?
50 Improv Tips from Billy Merritt’s Improv Party
Dal 2002, Billy Merritt (famoso per Ninja, Robot e Pirati) ha iniziato a scrivere ciò che lui ha definito “Billy Merritt’s Improv Party”. Quella che è iniziata come semplice storia per condividere i propri pensieri è finita per diventare una saga vera e propria, colma di ottimi spunti improvvisativi.
Consiglio vivamente di leggere l’opera
completa (anche se è un po' lunga, essendo 50 articoli). È stata inizialmente
pubblicata sul forum “Improv Resource Center”. In caso non lo conosciate, si
tratta probabilmente del forum più attivo riguardante l’improvvisazione.
1. Ogni scena ha la propria colonna sonora. Tutte le scene hanno un ritmo. Alcune rockeggiano come i Rush. Altre ti colpiscono come la Cavalcata delle Valchirie.
2. L'Harold è un po’ come un musical: ha un’Overture, 3 canzoni a cui ritorni e un paio di trascinanti numeri di danza.
3. Non puoi eseguire con efficacia alcun GIOCO in nessuna scena, senza sapere chi sei e dove sei.
4. Non tagliare i ponti col mondo esterno, non isolarti completamente nella comunità che abbiamo creato, altrimenti imploderai. Noi siamo dei canali. Osserviamo, assorbiamo e registriamo tutto nella nostra memoria sensoriale. Poi prendiamo tutte quelle informazioni e le rilasciamo sul palco. Tramite le nostre tecniche improvvisative, facciamo danzare, cantare, saltare nei cerchi quelle informazioni. Se smetti di raccogliere informazioni, ti restano solo i cerchi.
5. La mole di lavoro è eccessiva solo se la rendi tale. A ogni battuta, la storia del tuo personaggio diventa più chiara, e più la storia è chiara, più semplici diventano le storie.
6. Spiritosi non si nasce, si diventa. Devi guadagnarti l’umorismo giorno dopo giorno (continuando a imparare).
7. Ognuno ha un'opinione, perciò ogni personaggio che interpreti dovrebbe averne una. L’opinione di partenza si evolve fino a diventare una filosofia.
8. Nel dubbio, parla di filosofia.
9. Diventi un Improvvisatore nel momento in cui senti di poter improvvisare con chiunque in qualsiasi momento.
10. Non puoi eliminare tutte le cattive abitudini. A volte devi infrangere le regole per portare avanti la scena e andare dove non avresti mai pensato di andare.
11. Non avere paura dell'ignoto, non prendere la strada più facile. Come puoi scoprire cose nuove, altrimenti?
12. All’inizio di una scena, tendi a chiederti chi siano queste persone, dove siano e cosa stia succedendo? Ma ti chiedi mai “QUANDO sono queste persone?”?
13.Non c'è niente oltre il blu, solo altro blu.
14. La cosa più importante è il Presente. Fai tutta quella fatica in modo da essere nel Presente, in questo istante.
15.Ogni tanto abbiamo bisogno di darci un’occhiata a vicenda, per controllare che tutti sappiano cosa stia accadendo, ma non serve farlo in ogni momento.
16. Puoi avere una trama, ma non c’è alcun bisogno di parlarne.
17. Come puoi pensare di fare una scena improvvisata senza conoscere le persone in scena? Dal momento in cui conosci le persone, la scena si riempie d’informazioni.
18. Non sapere dove andrà a parare una scena ma sapere che andrà tutto per il meglio è il nucleo della miglior improvvisazione.
19. Detto ciò, ovviamente c'è una trama nell'improvvisazione, e la maggior parte delle volte funziona perfettamente. Ma quando funziona, non è grazie agli Improvvisatori che si attengono alla trama. È piuttosto grazie agli improvvisatori che interagiscono tra di loro e per le singole scene.
D. Kantrowitz http://improvartvice.tumblr.com/ |
21. Ogni volta che puoi inserire spunti personali in scena, fallo. Rendendola personale, ti ancori alla scena, resti ben piantato nella realtà.
22. Dovresti sempre uscire da una sessione d’improvvisazione chiedendoti: Cos’ho imparato? Come posso usare queste informazioni? Come posso conservarle finché mi serviranno?
23. L'improvvisazione è una forma d'arte. Chiunque può dipingere un quadro, un buon quadro. Ma serve molto più che saper dipingere per essere un grande artista; occorrono pazienza, spirito di osservazione, la capacità di continuare a imparare anche quando non c'è più nulla da imparare.
24. Esibirsi è un atto artistico, è un gioco, è crescere e avere il permesso di fallire. Produrre riguarda gli affari, la presenza, la pubblicità, il successo finanziario. Parti dall’arte, sviluppa la sicurezza nella tua arte, poi concentrati sulla produzione. Non lasciare mai che la produzione surclassi la tua arte. È un pessimo modo di fare affari.
25. Ripeti al tuo partner le parti che secondo te sono più importanti di ciò che ha appena detto; in questo modo, entrambi avete ben chiaro il fuoco della conversazione.
26. Nella recitazione, ti viene insegnato che la tua “essenza” deriva da 4 spazi. La Testa, il Cuore, la Pancia e l’Inguine. Quest’ultimo riguarda l’azione: trovare qualcosa nella tua scena da scopare, intraprendere o di cui fare parte. “Dalla pancia”, cosa significa? Significa reagire, ascoltare, essere coinvolti. Recitare di cuore significa lasciarsi trasportare dalle emozioni, sentendo internamente le parole mentre vengono pronunciate.
27. Sta tutto nell’osservare attentamente, vedere le cose dicendosi sempre, mentalmente: “Posso usare questa cosa in scena”.
28. Recitare di testa significa entrare in contatto col proprio Robot interiore.
29. Programmare il proprio cervello a “Non Pensare” richiede anni di allenamento.
30. Un taglio non è la fine, bensì l’inizio di qualcosa di nuovo.
31. La chiave dell’improvvisazione è la pazienza. Non imparerai niente in un anno, 2 anni, 10 anni. Non imparerai mai tutto ciò che c’è da imparare, e una volta realizzato questo, diventa più semplice godersi il viaggio. Per godersi il viaggio serve pazienza, la pazienza è la chiave.
32. Relazione e gioco sono due facce della stessa medaglia.
33. La tua relazione è definita costantemente da ogni scambio di battute. La conoscenza della relazione definisce ciò che dirai in seguito, e più sai più cose hai da dire. La tua relazione col luogo detterà anche ciò che farai in scena. La relazione ha anche a che fare con gli oggetti.
34. Trovare il gioco significa trovare lo schema. Ogni scena ha degli schemi. Gli schemi rappresentano la struttura. La struttura è il Gioco.
35. È importante ricordarsi di cercare la prima cosa insolita all’interno della realtà della scena, non nella realtà degli attori.
36. Le parole sono la cosa meno importante quando si tratta di comunicazione.
37. È lo sforzo per sopravvivere a rendere la vita così divertente.
38. Il furore non riguarda la rabbia, ma la passione. Non perdere mai il tuo furore, tienilo dentro tipo il sushi. Mangialo quando ne hai bisogno. Il furore ti guida, i pirati ti tengono in vita, i ninja ticostringono ad agire, e i robot danno un senso al tutto.
39. Le credenze del tuo personaggio possono essere valorizzate solo se qualcun altro pensa l’esatto contrario. Le filosofie devono essere confrontate tra loro, in modo che il pubblico possa decidere da che parte stare.
D. Kantrowitz http://improvartvice.tumblr.com/ |
41. Non ho talento; me lo sono guadagnato.
42. Il Successo è il Talento che incontra l’Opportunità.
43. Ogni scena che improvvisi dovrebbe contenere un bocciolo. Qualcosa che ancori il tuo personaggio a quella scena, facendoti prendere atto della tua vita, consentendoti di giudicarti in base al luogo in cui ti trovi.
44. Nel momento in cui sali su quel palco, ti appartiene, hai sempre dovuto essere lì e quelle persone erano destinate a vederti. Quello è il senso della Presenza Scenica. La Presenza Scenica non è altro che la sicurezza di essere dove sei.
45. “L’umorismo non sta nelle battute. È un atteggiamento nei confronti dell’essere vivi senza il quale ti saresti da tempo gettato da un ponte. L’umorismo non è essere divertenti. È la moneta di scambio tra essere umani che ci rende possibile il superamento di ogni giornata. L’umorismo esiste persino in ciò che ne è privo.” - Michael Shurtleff.
46. La scena è già lì prima che tu la interpreti. I personaggi hanno vissuto le loro vite, hanno lavorato, giocato, si sono innamorati e lasciati. Stai solo mostrando un momento delle loro vite, preferibilmente tra quelli più divertenti. Ma potrebbe non essere divertente per i personaggi in quel momento. Devi essere onesto. L’onestà nell’interpretazione ti consentirà di scoprire l’umorismo nelle vite di queste persone.
47. YES AND: Il “Sì” non fa andare avanti una storia, è l’“E…” il soffio vitale della scena.
48. Più di 100 performer calcano il palco dell’UCB (Upright CitizensBrigade) ogni settimana: di questi 100, quanti hanno restituito qualcosa allo spazio? Quanti hanno aiutato a imbiancare? Riparato qualcosa? Acceso un incenso?
49. Cos’è un momento in scena? Il momento è qualcosa che i personaggi, creati nella scena, ricorderanno per il resto della loro vita.
50. Scoperta: Non avere idea di dove la scena stia andando a parare, prendere la propria idea e quella del partner per creare qualcosa di nuovo e sorprendente per entrambi. Non abbandonare la tua idea, fondila all’altra.
41. Non ho talento; me lo sono guadagnato.
RispondiEliminaOttime pillole di saggezza da portare sempre in tasca..
RispondiEliminaAlcune massime sono davvero... importanti!
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